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fratture del bacino

    Cosa senti quando c’è una frattura al bacino? I sintomi.

    Quando siamo di fronte ad una frattura al bacino i sintomi possono variare un po’ a seconda di quanto è grave la frattura e dove si trova esattamente, ma in generale, ecco cosa potresti avvertire:

    Dolore intenso: Questo è quasi sempre il primo segno. Si sente un male acuto proprio lì, nella zona del bacino, all’inguine o magari nella parte bassa della schiena. E la cosa peggiore è che peggiora se ti muovi, se premi sulla zona o se provi a metterci peso.

    Difficoltà a muoversi o stare in piedi: A causa del dolore e dell’instabilità che si crea, potresti fare molta fatica, o addirittura non riuscire proprio a camminare o a reggerti sulle gambe.

    Gonfiore e lividi: La zona colpita può gonfiarsi (lo chiamiamo edema) e presentare dei lividi (ecchimosi) perché c’è stato un sanguinamento interno.

    Forma insolita o asimmetria: A volte, specialmente nelle fratture più serie, si può proprio notare una deformità o un’asimmetria del bacino.

    Dolore mentre vai in bagno: Se la frattura ha interessato organi vicini come la vescica o il retto, potresti avvertire dolore durante la minzione o la defecazione.

    Sintomi ai nervi: In rari casi, se qualche nervo è stato coinvolto, potresti sentire intorpidimento, formicolio o debolezza nelle gambe.

    Segni di shock: Nelle fratture più instabili, quelle che comportano una perdita di sangue significativa, la persona potrebbe mostrare segni di shock: pallore, sudorazione fredda, battito cardiaco accelerato e pressione bassa.

    Come si diagnostica una frattura del bacino?

    Per capire se c’è una frattura del bacino, i medici combinano l’esame clinico con indagini strumentali:

    La visita medica:

    L’anamnesi: Il medico ti chiederà come è successo l’incidente, quali sintomi avverti e la tua storia clinica generale.

    L’esame obiettivo: Valuterà la stabilità del bacino, la presenza di dolore al tatto, gonfiore, lividi e deformità. Controllerà Controllano anche i riflessi e la sensibilità delle gambe per assicurarsi che non ci siano lesioni ai nervi. È fondamentale verificare anche l’integrità delle vie urinarie e dell’intestino intestinali.

    Gli esami di imaging per diagnosi frattura del bacino:

    Radiografia (RX) del bacino: Questo è il primo esame che si fa per individuare la maggior parte delle fratture. Di solito vengono eseguite diverse proiezioni (come quella antero-posteriore, “inlet” e “outlet”) per avere una visione completa del bacino.

    Tomografia Computerizzata (TC) del bacino

    La TC è essenziale per avere un quadro dettagliato delle fratture più complesse. Fornisce immagini tridimensionali che permettono di capire esattamente quanti frammenti ossei ci sono, dove si trovano e come sono orientati. È cruciale anche per valutare il coinvolgimento delle articolazioni sacro-iliache e dell’acetabolo, ed è indispensabile per la pianificazione chirurgica.

    Risonanza Magnetica (RM)

    La RM è più utile per visualizzare eventuali lesioni ai tessuti molli vicini, come legamenti, muscoli o nervi, e per identificare fratture da stress che potrebbero non essere visibili con una semplice radiografia. Non è però l’esame di prima scelta in fase acuta.

    Ecografia

    In alcuni casi, l’ecografia può essere impiegata per rilevare la presenza di emorragie interne significative, ad esempio versamenti nell’addome o nella pelvi.

    Altri esami

    Esami del sangue

    Vengono eseguiti per controllare il livello di emoglobina (utile per rilevare emorragie), la funzionalità renale e altri parametri importanti.

    Urografia o cistografia

     Se c’è il sospetto di una lesione alle vie urinarie, si possono fare esami specifici usando un mezzo di contrasto.

    Arteriografia

     Nel caso si sospetti una lesione grave a un vaso sanguigno con un’emorragia che non si arresta, può essere necessaria un’arteriografia, che serve sia per la diagnosi che per l’eventuale trattamento (embolizzazione).

    Una diagnosi precoce e accurata è fondamentale per stabilire il trattamento più appropriato, che può andare da una gestione più conservativa (riposo, farmaci antidolorifici) fino all’intervento chirurgico per stabilizzare la frattura.

    Le fratture del bacino sono lesioni significative, spesso causate da traumi ad alta energia come incidenti stradali o cadute da notevole altezza. Rappresentano condizioni cliniche che richiedono una diagnosi accurata e un intervento terapeutico tempestivo per prevenire complicanze a lungo termine.

    Sintomi delle Fratture del Bacino

    La sintomatologia delle fratture del bacino può variare in base all’entità e alla localizzazione della lesione, ma tipicamente include:

    Dolore intenso: Il sintomo predominante è un dolore acuto, localizzato nella regione pelvica, inguinale o lombare. Questo dolore è esacerbato dal movimento, dalla palpazione o dal carico.

    Impotenza funzionale: La compromissione della capacità di deambulare o di mantenere la stazione eretta è frequente a causa del dolore e dell’instabilità.

    Edema ed ecchimosi: L’area interessata può manifestare gonfiore (edema) e sanguinamenti sottocutanei (ecchimosi) dovuti a emorragia interna.

    Deformità o asimmetria: In casi di fratture severe, può essere evidente una deformità o asimmetria della pelvi.

    Dolore durante le funzioni minzionali o defecatorie: Se la frattura coinvolge strutture adiacenti come la vescica o il retto, il paziente potrebbe riferire dolore durante la minzione o la defecazione.

    Sintomi neurologici: Raramente, in presenza di coinvolgimento nervoso, possono manifestarsi parestesie, disestesie o debolezza motoria agli arti inferiori.

    Segni di shock: Nelle fratture instabili associate a emorragia significativa, il paziente può presentare segni di shock ipovolemico, quali pallore, sudorazione diaforesi, tachicardia e ipotensione arteriosa.

    Diagnosi delle Fratture del Bacino

    La diagnosi di una frattura del bacino si basa su un’integrazione di valutazione clinica e indagini strumentali:

    1 Anamnesi ed Esame Obiettivo:

    Anamnesi: Si raccolgono informazioni dettagliate sul meccanismo del trauma, sui sintomi e sull’anamnesi patologica remota e recente del paziente.

    Esame Obiettivo: Include la valutazione della stabilità pelvica, la ricerca di dolore alla palpazione, edema, ecchimosi e deformità. Vengono inoltre esaminati i riflessi e la sensibilità degli arti inferiori per escludere lesioni neurologiche. È cruciale valutare l’integrità del sistema genito-urinario e gastrointestinale.

    2 Indagini Immagini Diagnostiche:

    Radiografia (RX) del bacino: È l’esame di primo livello per identificare la maggior parte delle fratture. Sono comunemente eseguite proiezioni antero-posteriore, “inlet” e “outlet” per una visualizzazione completa delle strutture pelviche.

    Tomografia Computerizzata (TC) del bacino: Essenziale per una caratterizzazione dettagliata delle fratture complesse. La TC fornisce immagini tridimensionali che consentono di definire il numero, la posizione e l’orientamento dei frammenti ossei, nonché di valutare il coinvolgimento delle articolazioni sacro-iliache e dell’acetabolo. È fondamentale per la pianificazione chirurgica.

    Risonanza Magnetica (RM): Utile per visualizzare lesioni dei tessuti molli associati, come legamenti, muscoli o nervi, e per identificare fratture da stress occulte alle radiografie standard. Non è l’esame di prima scelta in fase acuta.

    Ecografia: Può essere impiegata in alcuni contesti per rilevare la presenza di emorragie interne significative (es. versamenti peritoneali o pelvici).

    3 Esami Complementari:

    Esami ematochimici: Vengono eseguiti per valutare l’emocromo (per escludere emorragie), la funzionalità renale e altri parametri clinici rilevanti.

    Studi urografici o cistografici: Se si sospetta una lesione delle vie urinarie, possono essere richiesti esami specifici con mezzo di contrasto.

    Arteriografia: In caso di sospetta lesione vascolare maggiore con emorragia persistente, può essere indicata un’arteriografia diagnostica e terapeutica (embolizzazione).

    Una diagnosi tempestiva e precisa è fondamentale per definire il piano terapeutico più adeguato, che può variare dalla gestione conservativa (riposo, analgesici) all’intervento chirurgico di stabilizzazione della frattura.

    Cosa fare e cosa non fare nell’immediato in caso di sospetta frattura del bacino

    Data la potenziale gravità delle fratture del bacino e il rischio di complicanze è cruciale agire correttamente nell’immediato.

    Cosa fare nell’immediato:

    Chiamare immediatamente i soccorsi: Comporre il numero di emergenza (es. 112 in Italia) è la prima e più importante azione. Descrivere chiaramente la situazione e i sintomi osservati.

    Immobilizzare la persona: Se possibile, e se non ci sono rischi per l’incolumità del soccorritore, tentare di mantenere il paziente immobile. Se si è in un ambiente domestico, evitare qualsiasi tentativo di spostamento. In un contesto extra-ospedaliero (es. incidente stradale), attendere l’arrivo del personale specializzato, che è equipaggiato per l’estrazione e l’immobilizzazione sicura.

    Mantenere la calma: Un atteggiamento calmo e rassicurante può aiutare il paziente a gestire il dolore e l’ansia.

    Monitorare i segni vitali: Se si è addestrati, monitorare la coscienza, la respirazione e il battito cardiaco del paziente.

    Coprire il paziente: In caso di esposizione, coprire il paziente con una coperta per prevenire l’ipotermia, soprattutto se sono presenti segni di shock.

    Cosa non fare nell’immediato

    Non tentare di muovere il paziente: È l’errore più grave. Spostare una persona con una sospetta frattura del bacino può aggravare la lesione, causare ulteriori danni ai vasi sanguigni, ai nervi o agli organi interni, e aumentare il sanguinamento.

    Non somministrare cibo o bevande: In caso di necessità di intervento chirurgico, è fondamentale che il paziente sia a digiuno.

    Non tentare di ridurre la frattura: Non tentare in alcun modo di “rimettere a posto” eventuali deformità visibili. Questo può causare danni irreparabili.

    Non applicare pressione diretta sulla zona della frattura se non strettamente necessario e sotto indicazione medica: La pressione potrebbe esacerbare il dolore o causare ulteriori danni.

    Non lasciare il paziente incustodito: Assicurarsi che ci sia sempre qualcuno con la persona infortunata fino all’arrivo dei soccorsi.

    La gestione immediata di una sospetta frattura del bacino si concentra sulla sicurezza del paziente e sulla minimizzazione di ulteriori danni, affidandosi sempre e solo all’intervento di personale01 medico qualificato.

    Il nostro team di specialisti a Pret Medica è a disposizione per visite e approfondimenti.