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    Le lesioni muscolari sono definite come il danno della fibra muscolare a seguito di un trauma diretto o indiretto.

    Le lesioni muscolari sono causate da:

    • Trauma Diretto: la forza agisce sul muscolo schiacciandolo contro i piani profondi, il danno prodotto varia dalla semplice contusione fino alla rottura muscolare, in funzione della violenza del trauma e dallo stato di contrazione del muscolo. I muscoli più colpiti sono il deltoide, il quadricipite e i gemelli;
    • Trauma indiretto: manca il contatto diretto contro una forza traumatica, ma sono legate ad un improvviso allungamento passivo del muscolo per effetto di una forza di trazione applicata durante la fase di contrazione oppure una troppo rapida contrazione del ventre muscolare a partire da uno stato di rilasciamento completo. I muscoli più colpiti sono il bicipite brachiale e gli ischiocrurali.

    Attualmente si preferisce classificarle in base ai livelli anatomo-patologici di gravità:

    • Lesione di I grado: rottura di poche fibre muscolari;
    • Lesione di II grado: rottura di un discreto quantitativo di fibre muscolari;
    • Lesione di III grado: interruzione quasi totale o totale del ventre muscolare.

    Come si presentano clinicamente?

    Il sintomo “dolore” rimane un elemento cardine nell’evidenziare una patologia nel soggetto che pratica attività sportiva. La gravità della lesione è spesso ben descritta dall’atleta: nelle lesioni muscolari è facilmente localizzabile ed evocabile dal paziente il punto esatto della rottura muscolare. Nei giorni successivi al trauma invece, risulta meno evidenziabile a causa dell’ematoma. Questo può essere:

    • Intramuscolare: l’ematoma è delimitato da una fascia muscolare intatta e clinicamente si manifesta con dolore ed impotenza funzionale;
    • Intermuscolare: l’ematoma si espande negli spazi interfasciali ed interstiziali se la fascia muscolare è lacerata ed in tal caso non si verifica un aumento di pressione all’interno del muscolo.

    Come è possibile fare diagnosi?

    Il sospetto della lesione è clinico ed anamnestico, ma la conferma, la valutazione dell’estensione e la prognosi necessita degli esami strumentali. L’esame ecografico è molto utile, ma risulta essere un esame operatore dipendente, dove appunto solo una buona esperienza nella traumatologia sportiva permette di avere un esatto quadro della lesione. Va inoltre ricordato che l’eventuale presenza di edema o ematoma può far sottostimare il danno muscolare. L’esame gold standard è invece la RMN che presenta una maggiore sensibilità e specificità. Le radiografie risultano utili solo nei distacchi muscolari, cioè dove la contrazione muscolare esercita una energia tale da disinserire il muscolo dalla sua inserzione/origine ossea.

    Quale è il trattamento delle lesioni muscolari?

    La terapia conserativa consiste nell’immediato PRICE: Protect, Rest (riposo eventualmente proteggendo il muscolo dall’astensione del carico o con tutori), Ice(crioterapia), Compression (bendaggio compressivo), Elevation (aiutare a diminuire l’ematoma). Dopo 48h a seconda del tipo di lesione e della prognosi può iniziare il recupero fisioterapico. La terapia chirurigica è riservata ai soggetti con alte richieste funzionale, lesioni muscolari


    Dott. Daniele Mazza