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Un check-up cardiologico è consigliato come strumento regolare di controllo a chi soffre di una patologia cardiovascolare o a chi può esserne geneticamente predisposto per familiarità.
La visita cardiologica e gli esami ad essa correlati sono fondamentali non solo per individuare eventuali disturbi cardiaci già esistenti ma anche per consentire una diagnosi precoce di possibili patologie cardiovascolari, per evitarle o ritardarne l’insorgenza.
Fatta eccezione per l’ereditarietà, il sesso e l’età, i principali fattori di rischio cardiovascolare sono determinati dallo stile di vita (fumo, alimentazione ricca di grassi,alcol, scarsa attività fisica, stress) e da alterazioni metaboliche (diabete, dislipidemia,obesità, ipertensione arteriosa, iperuricemia, iperomocisteinemia). Sono quindi modificabili ed è su di essi che la prevenzione può agire.
I benefici di un corretto stile di vita sono largamente dimostrati nella prevenzione delle malattie cardiometaboliche, dei problemi legati allo stress, ai disturbi del sonno, alla cattiva alimentazione, all’ansia, alla depressione e fino al burnout. essi saranno evidenti ed efficaci a lungo termine soltanto se si riuscirà a creare una vera cultura della prevenzione cardiovascolare.
I sintomi di allarme che dovrebbero condurre alla realizzazione di una visita cardiologica sono dolore toracico, affanno, astenia, palpitazioni.
In ogni caso è buona norma sottoporsi ad una visita cardiologica e ad una valutazione del rischio cardiovascolare da parte dello specialista anche in assenza di chiari segni di cardiopatia, al di sopra dei 40 anni negli uomini e dei 50 nelle donne, in particolare in presenza di fattori di rischio e in caso di familiarità per malattie cardiovascolari.

Il cuore, come tutti i muscoli, si contrae sotto l’influenza di impulsi elettrici successivi che possono essere registrati. L’elettrocardiografia è l’esame che permette di registrare l’attività elettrica del cuore.
L’elettrocardiogramma è la rappresentazione grafica di tale attività.
L’interpretazione delle caratteristiche delle onde di cui l’elettrcardiogramma è composto fornisce importanti informazioni sullo stato di salute del cuore.
L’elettrocardiogramma è un esame fondamentale in cardiologia. È un esame non invasivo, indolore, non comporta alcun rischio per il paziente e si esegue in pochi minuti. Non ci sono controindicazioni alla sua esecuzione.
Per eseguire l’elettrocardiogramma basale o standard il paziente viene fatto sdraiare sul lettino in condizioni di riposo, a torso nudo. Si applicano quattro elettrodi periferici ai quattro arti e sei elettrodi precordiali a livello del torace, i quali sono collegati all’apparecchio di registrazione, l’elettrocardiografo, che rappresenta graficamente l’attività elettrica del cuore su carta quadrettata. Non è necessaria una preparazione specifica. Non si deve mettere crema sul torace prima dell’esame. Se necessario, la pelle deve essere precedentemente lavata e asciugata ed eventualmente rasata per permettere una migliore adesione degli elettrodi. Si raccomanda di non fumare prima della realizzazione dell’esame.

L’elettrocardiogramma consente di valutare:

  • La frequenza cardiaca (normalmente compresa tra 60 e 100 battiti al minuto);
  • La natura del ritmo cardiaco, la presenza di irregolarità (aritmie, extrasistoli, fibrillazione);
  • La durata delle diverse onde e degli intervalli (presenza di disturbi di conduzione);
  • L’ampiezza delle onde (che può rivelare la presenza di ingrandimenti del cuore in toto o di alcune sue parti;
  • La presenza di squilibri elettrolitici;
  • La presenza di un precedente ischemico;

La presenza di un infarto miocardico acuto in atto (ma non fornisce tuttavia alcuna garanzia rispetto al possibile verificarsi di un evento coronarico acuto anche a breve distanza di tempo, né è in grado di evidenziare patologie cardiache come l’angina da sforzo che si manifestano durante sforzo fisico).

Nel corso di una visita cardiologica di norma viene sempre eseguito anche l’elettrocardiogramma.

Può essere prescritto in numerose situazioni:

  • In caso di dolore toracico;
  • In caso di affanno;
  • In caso di astenia, malessere, vertigini;
  • In caso di sincope.;
  • Per la ricerca di aritmie (alterazioni del ritmo cardiaco, bradicardie, tachicardie);
  • Per ricercare un’insufficienza coronarica (dovuta ad ostruzione delle arterie che irrigano il cuore), la presenza di zone danneggiate (a causa di una scarsa irrorazione o di una crisi cardiaca recente), una dilatazione del cuore, ecc.;
  • Per sorvegliare l’attività cardiaca in caso di patologia nota (pazienti con insufficienza cardiaca, aritmie, insufficienza coronarica, pazienti ipertesi in terapia);
  • Per una valutazione preoperatoria.

L’elettrocardiogramma è lo strumento di indagine principale per escludere problemi cardiaci prima di iniziare un’attività fisica mirata o la pratica di sport sia a livello amatoriale che agonistico.
In funzione dei risultati, l’elettrocardiogramma potrà orientare la diagnosi e richiedere se necessario la realizzazione di esami complementari. Il limite principale dell’elettrocardiogramma è infatti caratterizzato dalla sua breve durata che a volte può non essere sufficiente per la diagnosi di patologie le cui manifestazioni cliniche sono costituite da una sintomatologia episodica e saltuaria.

L’ecocardiogramma color-Doppler è un esame diagnostico non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per esplorare l’anatomia e la funzione del cuore.
L’ecocardiogramma permette di visualizzare tutte le strutture cardiache.
È un esame fondamentale per valutare le dimensioni, la morfologia e la funzione delle camere cardiache e delle valvole cardiache e il flusso del sangue all’interno delle cavità.
Il paziente a torso nudo si sdraia sul lettino disponendosi sul fianco sinistro o sul dorso.
Durante l’esecuzione dell’esame il paziente collabora attivamente con l’operatore assumendo posizioni ed eseguendo manovre respiratorie che favoriscono la corretta visualizzazione delle strutture cardiache.
L’esame dura circa 20 minuti anche se in alcuni soggetti o in alcune condizioni particolari può durare più a lungo.
Non esistono controindicazioni allo svolgimento di tale esame.
L’ecocardiogramma ha molteplici indicazioni:
Valutazione di pazienti che presentano sintomi come affanno, dolore, astenia, o segni come comparsa di edemi declivi;
conferma o esclusione di patologie cardiache sospettate in seguito al riscontro di un soffio cardiaco durante la visita cardiologica;
valutazione delle conseguenze dell’ipertensione;
cardiopatia ischemica (valutazione della contrattilità miocardica, della presenza di muscolo danneggiato e delle possibili complicanze legate all’infarto miocardico;
al contrario di quanto spesso comunemente supposto tale metodica non è in grado di valutare le coronarie cioè i vasi che irrorano il cuore e quindi non è in grado di prevedere un infarto futuro);
scompenso cardiaco (valutazione della funzione sistolica e diastolica e delle conseguenze legate ad un’insufficienza cardiaca, calcolo della frazione di eiezione a partire dai volumi dei ventricoli);
Identificazione e follow-up di valvulopatie;
follow-up dei pazienti sottoposti a impianto di valvola cardiaca artificiale o a riparazione valvolare;
follow-up dei pazienti sottoposti a trapianto cardiaco;
Valutazione delle malformazioni cardiache e follow-up delle cardiopatie congenite;
Valutazione dell’aorta ascendente (follow-up di dilatazioni aneurismatiche e di pazienti con protesi vascolari);
valutazione del pericardio e della possibile presenza di versamento pericardico.

È un esame che permette di registrare l’attività del cuore in un arco temporale più ampio, generalmente di 24 ore e fino a 72 ore. Permette di controllare l’elettrocardiogramma del paziente durante lo svolgimento delle sue abituali attività quotidiane o, ancor meglio, durante lo svolgimento di quelle attività che più spesso si associano con la sintomatologia oggetto dell’indagine.

È indicato per:

  • Indagare sintomi come cardiopalmo, vertigini, perdita di coscienza;
  • Indagare le anomalie del ritmo cardiaco, la presenza di eventuali extrasistoli, tachicardie, bradicardie (che possono corrispondere ai sintomi avvertiti dal paziente);
  • Approfondire le cause ed analizzare la progressione di disturbi già noti;
  • Verificare l’adeguatezza di una terapia antiaritmica.

È un esame indolore, che non presenta alcun rischio per il paziente e non intralcia le attività della vita quotidiana.
La posa dell’apparecchio dura circa 15 minuti. Il registratore è collegato al paziente attraverso dei cavi connessi a cinque elettrodi adesivi che vengono applicati sul torace del paziente secondo uno schema preciso. Il paziente riceve un diario per annotare le attività quotidiane e tutti gli eventuali sintomi che possono presentarsi durante il corso della registrazione. Il paziente potrà svolgere tutte le sue occupazioni abituali, può muoversi, camminare e fare sport. Non può naturalmente fare il bagno o la doccia. Il giorno successivo l’apparecchio viene rimosso e i dati trasferiti sul computer per poter essere analizzati. La lettura richiede da una a due ore a seconda della complessità e della qualità della registrazione.

Per una registrazione di buona qualità:

  • depilare se necessario il torace prima dell’applicazione degli elettrodi;
  • non applicare creme sul torace per evitare che gli elettrodi si scollino;
  • portare reggiseni senza armatura metallica;
    si consiglia di portare degli abiti poco scollati in quanto gli elettrodi potrebbero essere visibili;
  • se si desidera praticare sport chiedere degli elettrodi di ricambio.

Detto anche monitoraggio dinamico della pressione arteriosa, è un esame che permette di rilevare la pressione arteriosa nell’arco dell’intera giornata.
Consiste in un piccolo registratore collegato ad un bracciale che si attiva ad intervalli di tempo predefiniti. Il paziente dovrà solo avere l’accortezza di non fare movimenti bruschi e tenere il braccio il più rilassato possibile. In tal modo è possibile ottenere una quantità notevole di misurazioni che ci permettono di studiare l’andamento della pressione durante le ore diurne e notturne, registrare le variazioni circadiane e definire un profilo pressorio che rispecchia la realtà molto più rispetto alla singola misurazione puntuale che si realizza in occasione della visita cardiologica o che il paziente stesso effettua in farmacia o presso il proprio domicilio.
Non vi sono controindicazioni all’esecuzione dell’esame. Gli apparecchi sono ben tollerati dal paziente che può svolgere il proprio lavoro e le proprie attività quotidiane abituali.
Al paziente viene fornito un diario cartaceo in cui annotare eventuali sintomi e attività particolari che meritano di essere segnalate. Il paziente potrà svolgere tutte le sue occupazioni abituali, può muoversi, camminare e fare sport. Non può naturalmente fare il bagno o la doccia. Il giorno successivo l’apparecchio viene rimosso, i dati raccolti vengono trasferiti ad un computer e analizzati dal cardiologo.
L’Holter pressorio è un esame molto importante e che presenta diverse indicazioni: Verifica della veridicità di alterati valori di pressione rilevati episodicamente e verosimilmente legati allo stato emotivo del paziente (ipertensione da camice bianco);
Escludere la presenza di picchi ipertensivi in pazienti ipertesi e in persone sane;
valutazione dell’efficacia della terapia antipertensiva in corso;
Verifica della presenza di ipertensione notturna;
Verifica della conservazione di un ritmo circadiano cioè della fisiologica decrescita della pressione durante le ore notturne.

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